Sixteen panels that through some 70 photographs, documents and drawings trace the history of the school of the “Missionary Sisters of Mother Cabrini,” now a parish kindergarten. The exhibition “1886/2021 History of a School” set up in the pavilion in the square and dedicated to the institution founded in the Borghetto Lodigiano, Italy, in 1886 by Mother Cabrini, parish priest Don Francesco Zoncada and mayor Pietro Zoncada is expected to be of great appeal.
“The ‘initiative,” explains the curator, Angelo Botti, author of the book entitled as the exhibition presented last year at the inauguration of the small square dedicated to the Missionaries of the Sacred Heart, “intends to tell the beautiful story of the school from its foundation to the present day, with the expectations of the country, the characters and events. Today the historic building of the ‘institute is no more. A collapse on June 16, 2004, took it away, leaving a mountain of rubble in its place. For years it remained a void. Only the historic kindergarten kept the presence of that place alive with the voices of so many children. In 2017, following a popular petition, the ‘area was acquired by the city administration, which handed it back to the townspeople. Today, after 135 years, the school is still active as a Parish Nursery School and continues its educational mission for the children of today with the same spirit as in the past.”
Among the pictures on display are those of Mother Cabrini (in a portrait by Oreste Sari), Don Francesco Zoncada, Pietro Zoncada in 1886 mayor of Borghetto, the Ognisanti Farmstead, the old Via Garibaldi and Via Mazzini, threshing on the farmstead, the school building in 1910, Monsignor Giuseppe Rolla, bishop of Forlì, among the pupils of the Missionary Sisters’ Institute on May 2, 1936. And again: of the S. Cecilia Orchestral School, of a moment of the Feast of the Tree (“It was beautiful the Lodi countryside in the early 1950s,” Botti writes in commentary on the photograph. “Crops in the fields followed rules of crop rotation and the rhythms of the seasons. They changed, according to the seasons, the colors of the countryside and the scents of the good earth…”), of the children in the new kindergarten, of the Feast of the Sacred Heart, of Mother Emerenziana’s boys, of the page of “il Cittadino” of June 7, 2004 (the day of the collapse of the facade of the ‘building), of the view of the parish kindergarten.
“136 years have passed from that October of 1886 to the present, when the kindergarten took its first steps,” Botti writes in the presentation of the exhibition. “Thousands of children, entire generations, have passed through the classrooms and courtyards of the kindergarten founded by St. Mother Cabrini. So many teachers have succeeded the first missionary sisters. In so many years many things have changed in the village. The historic building is no longer there and even “Via Maggiore” has changed its name to Via Garibaldi, but the kindergarten is still there! The “School of the Sisters” as we all knew it is no more, but the “Mother Cabrini Nursery School” still continues its mission, regenerated by the children who attend it and by the affection of the village.”

Don Zoncada was the “architect” of the arrival of the sisters in the village

It was parish priest Francesco Zoncada (born in Lodi in 1829) who promoted the meeting with Mother Cabrini and thus the advent of the Missionary Sisters of the Sacred Heart in the village. The meeting took place on November 5, 1885 in the presence also of the town’s mayor, Pietro Zoncada. When extraordinary people, united by generous intentions, have the opportunity to meet,” Angelo Botti writes in the presentation of the exhibition, “ideas and projects are born that can change the life of a community and a country. This is what happened in the meeting that day. A desire that immediately generated a common commitment to achieve something really important in Borghetto: a kindergarten … and a School for the village.”


“Rivive” la scuola di Madre Cabrini

Sedici pannelli che attraverso una settantina tra fotografie, documenti e disegni ripercorrono la storia della scuola delle “Suore Missionarie della Madre Cabrini”, oggi scuola materna parrocchiale. Si annuncia di grande richiamo la mostra “1886/2021 Storia di una Scuola” allestita nel padiglione in piazza e dedicata all’ istituzione fondata in paese nel 1886 da Madre Cabrini, dal parroco don Francesco Zoncada e dal sindaco Pietro Zoncada.
«L’ iniziativa – spiega il curatore, Angelo Botti, autore del libro intitolato come la mostra presentato lo scorso anno in occasione dell’ inaugurazione della piazzetta dedicata alle Missionarie del Sacro Cuore – intende raccontare la bella storia della scuola dalla fondazione ad oggi, con le aspettative del paese, i personaggi e gli eventi. Oggi lo storico edificio dell’ istituto non c’ è più. Un crollo, avvenuto il 16 giugno 2004, l’ ha portato via, lasciando posto a una montagna di macerie. Per anni è rimasto il vuoto. Solo lo storico asilo ha mantenuto viva la presenza di quel luogo con le voci di tanti bambini. Nel 2017, in seguito a una petizione popolare, l’ area è stata acquisita dall’ amministrazione comunale che l’ ha riconsegnata ai borghettini. Oggi, dopo 135 anni, la scuola è ancora attiva come Materna Parrocchiale e prosegue nella sua missione educativa per i bimbi d’ oggi con lo stesso spirito di un tempo».
Tra le immagini in mostra troviamo quelle di Madre Cabrini (in un ritratto di Oreste Sari), di don Francesco Zoncada, di Pietro Zoncada nel 1886 sindaco di Borghetto, della Cascina Ognisanti, delle vecchie Via Garibaldi e via Mazzini, della trebbiatura in cascina, dell’ edificio della scuola nel 1910, di monsignor Giuseppe Rolla, vescovo di Forlì, tra gli alunni dell’ Istituto delle Suore Missionarie il 2 maggio 1936. E ancora: della Scuola Orchestrale S. Cecilia, di un momento della Festa dell’ albero («era bellissima la campagna lodigiana nei primi anni 50 – scrive Botti a commento della fotografia -. Le coltivazioni nei campi seguivano regole di rotazione delle colture e i ritmi delle stagioni. Cambiavano, secondo le stagioni, i colori delle campagne e i profumi della buona terra…»), dei bambini nel nuovo asilo, della Festa del Sacro Cuore, dei ragazzi di Madre Emerenziana, della pagina de “il Cittadino” del 7 giugno 2004 (giorno del crollo della facciata dell’ edificio), della veduta della materna parrocchiale.
«Sono trascorsi 136 anni da quell’ ottobre del 1886 ad oggi, quando l’ asilo muoveva i primi passi – scrive Botti nella presentazione della mostra -. Sono passati migliaia di bambini, intere generazioni, nelle aule e nei cortili dell’ asilo fondato da Santa Madre Cabrini. Tante maestre sono succedute alle prime suore missionarie. In tanti anni tante cose sono cambiate nel paese. Lo storico edificio non c’ è più e anche “via Maggiore” ha cambiato nome in via Garibaldi, ma l’ asilo c’ è ancora! La “Scuola delle Suore”, come tutti la conoscevamo non c’ è più, ma la “Scuola Materna Madre Cabrini” ne continua ancora oggi la missione, rigenerata dai bimbi che la frequentano e dall’affetto del paese.”

Don Zoncada fu l’ “artefice” dell’arrivo in paese delle suore

Fu il parroco Francesco Zoncada (nato a Lodi nel 1829) a promuovere l’incontro con Madre Cabrini e quindi l’avvento delle Suore Missionarie del Sacro Cuore nel paese. L’incontro avvenne il 5 novembre 1885 alla presenza anche del sindaco del paese, Pietro Zoncada. Quando persone straordinarie, accomunate da generosi intenti, hanno occasione di incontrarsi – scrive Angelo Botti nella presentazione della mostra – nascono idee e progetti che possono cambiare la vita di una comunità e di un paese. E’ ciò che avvenne nell’incontro di quel giorno. Un desiderio che generò immediatamente un comune impegno a realizzare qualcosa di veramente importante in Borghetto: un asilo… e una Scuola per il paese”.


“La escuela de la Madre Cabrini “revive

Dieciséis paneles que a través de unas setenta fotografías, documentos y dibujos recorren la historia de la escuela de las “Hermanas Misioneras de la Madre Cabrini”, hoy guardería parroquial. La exposición “1886/2021 Storia di una Scuola” (1886/2021 Historia de una Escuela), instalada en el pabellón de la plaza y dedicada a la institución fundada en el pueblo en 1886 por la Madre Cabrini, el párroco Padre Francesco Zoncada y el alcalde Pietro Zoncada, promete ser una gran atracción.
“La iniciativa”, explica el comisario, Angelo Botti, autor del libro titulado como la exposición presentada el año pasado con motivo de la inauguración de la plazoleta dedicada a los Misioneros del Sagrado Corazón, “pretende contar la hermosa historia del colegio desde su fundación hasta la actualidad, con las expectativas de la ciudad, las personalidades y los acontecimientos. Hoy en día, el histórico edificio de la escuela ya no existe. Un derrumbe el 16 de junio de 2004 se lo llevó por delante, dejando una montaña de escombros en su lugar. Durante años permaneció vacía. Sólo el histórico jardín de infancia mantenía viva la presencia del lugar con las voces de tantos niños. En 2017, tras una petición popular, la zona fue adquirida por la administración municipal, que la devolvió al pueblo de Borghettino. Hoy, después de 135 años, la escuela sigue activa como guardería parroquial y continúa su misión educativa para los niños de hoy con el mismo espíritu que en el pasado”.
Entre las imágenes expuestas se encuentran las de la Madre Cabrini (en un retrato de Oreste Sari), las de Don Francesco Zoncada, las de Pietro Zoncada en 1886 alcalde de Borghetto, las del caserío Ognisanti, las de la antigua Via Garibaldi y Via Mazzini, las de la trilla en el caserío, las del edificio de la escuela en 1910, las de Monseñor Giuseppe Rolla, obispo de Forlì, entre los alumnos del Instituto de las Hermanas Misioneras el 2 de mayo de 1936. Y de nuevo: de la Escuela Orquestal S. Cecilia, de un momento de la Fiesta del Árbol (“el campo de Lodi era hermoso a principios de los años 50”, escribe Botti como comentario a la fotografía, “el cultivo en los campos seguía las reglas de la rotación de cultivos y los ritmos de las estaciones. Cambiaban, según las estaciones, los colores del campo y los olores de la buena tierra…”), de los niños de la nueva guardería, de la fiesta del Sagrado Corazón, de los hijos de la Madre Emerenziana, de la página de “il Cittadino” del 7 de junio de 2004 (día en que se derrumbó la fachada del edificio), de la vista de la guardería parroquial.
“Desde aquel octubre de 1886 hasta hoy, cuando el jardín de infancia dio sus primeros pasos, han pasado 136 años”, escribe Botti en la presentación de la exposición, “miles de niños, generaciones enteras, han pasado por las aulas y los patios del jardín de infancia fundado por la Santa Madre Cabrini. Muchos maestros han sucedido a las primeras hermanas misioneras. En tantos años, muchas cosas han cambiado en el pueblo. El edificio histórico ya no existe e incluso la “Via Maggiore” ha cambiado su nombre por el de Via Garibaldi, pero la guardería sigue ahí. El “Colegio de las Hermanas”, tal y como lo conocimos todos, ya no existe, pero la “Escuela Infantil Madre Cabrini” sigue con su misión, regenerada por los niños que asisten a ella y por el cariño del pueblo.”

Don Zoncada fue el ‘artífice’ de la llegada de las monjas al pueblo


Fue el párroco Francesco Zoncada (nacido en Lodi en 1829) quien promovió el encuentro con la Madre Cabrini y con ello la llegada de las Hermanas Misioneras del Sagrado Corazón al pueblo. La reunión tuvo lugar el 5 de noviembre de 1885 en presencia también del alcalde del pueblo, Pietro Zoncada. Cuando personas extraordinarias, unidas por intenciones generosas, tienen la oportunidad de encontrarse”, escribe Angelo Botti en la presentación de la exposición, “nacen ideas y proyectos que pueden cambiar la vida de una comunidad y de un país”. Esto es lo que ocurrió en la reunión de ese día. Un deseo que generó inmediatamente un compromiso común para conseguir algo realmente importante en Borghetto: una guardería… y una escuela para el pueblo”.


“A escola da Madre Cabrini “revive

Dezesseis painéis que através de cerca de setenta fotografias, documentos e desenhos retratam a história da escola das “Irmãs Missionárias de Madre Cabrini”, hoje uma creche paroquial. A exposição “1886/2021 Storia di una Scuola” (1886/2021 História de uma Escola), montada no pavilhão da praça e dedicada à instituição fundada na vila em 1886 por Madre Cabrini, o pároco Dom Francesco Zoncada e o prefeito Pietro Zoncada, promete ser uma grande atração.
A iniciativa”, explica o curador, Angelo Botti, autor do livro intitulado “Como a exposição apresentada no ano passado por ocasião da inauguração da pequena praça dedicada aos Missionários do Sagrado Coração”, “pretende contar a bela história da escola desde sua fundação até os dias de hoje, com as expectativas da cidade, as personalidades e os eventos”. Hoje o edifício histórico da escola não existe mais. Um desmoronamento em 16 de junho de 2004 o levou, deixando uma montanha de escombros em seu lugar. Durante anos, permaneceu vazia. Somente o jardim de infância histórico manteve viva a presença do lugar com as vozes de tantas crianças. Em 2017, após uma petição popular, a área foi adquirida pela administração municipal, que a devolveu ao povo de Borghettino. Hoje, após 135 anos, a escola continua ativa como creche paroquial e continua sua missão educativa para as crianças de hoje com o mesmo espírito do passado”.
Entre as fotos expostas estão as de Madre Cabrini (num retrato de Oreste Sari), de Dom Francesco Zoncada, de Pietro Zoncada em 1886 como prefeito de Borghetto, da fazenda Ognisanti, da antiga Via Garibaldi e Via Mazzini, da debulha na fazenda, do edifício da escola em 1910, de Dom Giuseppe Rolla, bispo de Forlì, entre os alunos do Instituto das Irmãs Missionárias, em 2 de maio de 1936. E novamente: da Escola Orquestral S. Cecilia, de um momento durante o Festival da Árvore (“o campo de Lodi era bonito no início dos anos 50”, escreve Botti como comentário à fotografia: “O cultivo nos campos seguia regras de rotação de culturas e os ritmos das estações. Eles mudaram, de acordo com as estações do ano, as cores do campo e os aromas da boa terra…’), das crianças do novo jardim de infância, da Festa do Sagrado Coração, dos filhos da Madre Emerenziana, da página do ‘il Cittadino’ de 7 de junho de 2004 (o dia em que a fachada do prédio desmoronou), da vista da creche da paróquia.
“Passaram-se 136 anos desde aquele outubro de 1886 até hoje, quando o jardim de infância deu seus primeiros passos”, escreve Botti na apresentação da exposição: “Milhares de crianças, gerações inteiras, passaram pelas salas de aula e pátios do jardim de infância fundado por Santa Madre Cabrini. Muitos professores sucederam as primeiras irmãs missionárias. Em tantos anos, muitas coisas mudaram na aldeia. O prédio histórico não está mais lá e até a “Via Maggiore” mudou seu nome para Via Garibaldi, mas o jardim de infância ainda está lá! A “Escola das Irmãs”, como todos nós a conhecemos, não está mais lá, mas a “Escola Infantil Madre Cabrini” ainda continua sua missão, regenerada pelas crianças que a freqüentam e pelo carinho da aldeia”.

Don Zoncada foi o “arquiteto” da chegada das freiras ao vilarejo


Foi o pároco Francesco Zoncada (nascido em Lodi em 1829) que promoveu o encontro com Madre Cabrini e, portanto, o advento das Irmãs Missionárias do Sagrado Coração no vilarejo. A reunião aconteceu em 5 de novembro de 1885, na presença também do prefeito da vila, Pietro Zoncada. Quando pessoas extraordinárias, unidas por generosas intenções, têm a oportunidade de se encontrar”, escreve Angelo Botti na apresentação da exposição, “nascem idéias e projetos que podem mudar a vida de uma comunidade e de um país”. Isto foi o que aconteceu na reunião daquele dia. Um desejo que imediatamente gerou um compromisso comum para alcançar algo realmente importante em Borghetto: um jardim de infância… e uma escola para a aldeia”.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *