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La nostra Congregazione

06 Agosto 2025

Festa della Trasfigurazione del Signore

Festa della Trasfigurazione del Signore

In occasione della Festa della Trasfigurazione, il 6 agosto, presso il Centro di Spiritualità di Codogno, si sono susseguite una serie di iniziative belle e coinvolgenti per celebrare questa importante data.

Alle 17, gli interventi del Vescovo di Lodi, Mons. Maurizio Malvestiti, e della Superiora Generale, Suor Maria Eliane Azevedo Da Silva, hanno arricchito la presentazione del libro “Il Sacro Cuore e Madre Cabrini”.

A seguire, un'intensa celebrazione eucaristica nella Chiesa del Tabor, presieduta da Sua Eccellenza Mons. Malvestiti, e un concerto del quartetto d'archi Archimia hanno visto la partecipazione numerosa e gioiosa di persone che, insieme alle suore, hanno partecipato a questa bella giornata di festa, conclusasi con un momento di agape fraterna. 

Durante l’evento, abbiamo avuto anche l’opportunità di raccogliere alcune testimonianze significative: un’intervista a Mons. Maurizio Malvestiti, Vescovo di Lodi, e a Suor Maria Barbagallo, che hanno condiviso riflessioni profonde sul senso della Trasfigurazione e sul carisma di Madre Cabrini.

A Mons. Malvestiti abbiamo rivolto due domande per approfondire il suo legame con la figura della Santa e la sua visione sul suo spirito missionario:

C’è qualcosa che la lega personalmente alla figura di Madre Cabrini?

Ah, ci sono tanti motivi. Come Vescovo di Lodi è chiaro: lei è nata qui, e io la sento come una nostra condiocesana. Cerco sempre di partecipare alle sue celebrazioni, che sono diverse e diffuse: a Sant’Angelo Lodigiano, sua parrocchia nativa; poi qui a Codogno, dove ha fondato le Suore Missionarie del Sacro Cuore; e ancora nella parrocchia cittadina dedicata a lei, nel quartiere che ne porta il nome e ne è orgoglioso. Anche l’altra parrocchia di Codogno è intitolata a lei: un segno di quanto sia amata e viva nella memoria della nostra Chiesa.

Ma c’è anche un legame molto personale. Quando sono stato ordinato vescovo, nella Basilica di San Pietro, all’altare della Cattedra, ho notato che, da una nicchia in alto, la Cabrini mi ‘seguiva’. Non ha parlato, certo, ma senz’altro ha pregato. La sento vicina perché ha assistito alla mia nascita episcopale. E oggi le chiedo di pregare il Signore perché io possa essere il più possibile missionario, come ogni vescovo dovrebbe essere anzi, come ogni battezzato dovrebbe essere. E magari, un po’, immagine non del tutto indegna di Gesù Buon Pastore.

Fino al 2024 è stato sottosegretario della Congregazione per le Chiese Orientali. Le chiediamo quindi: cosa, secondo lei, ha affascinato Madre Cabrini al punto da desiderare una missione in Oriente e chiedere a Papa Leone XIII di essere inviata lì?

Sì, è vero: lei aveva chiesto al Papa di andare in Oriente. Ma Papa Leone XIII, come dicono le testimonianze, le rispose semplicemente: “Cabrini, non in Oriente, ma in Occidente.

Eppure mi colpisce che lei avesse questo desiderio così forte. Forse non tanto in riferimento all’Oriente geografico, quanto a quello spirituale, rituale. Io ho avuto la benedizione di conoscere da vicino le Chiese d’Oriente durante i miei 21 anni di servizio presso il Dicastero. I cristiani orientali sono testimoni viventi delle origini del cristianesimo. E senza questo radicamento nelle origini, non c’è futuro, né per la Chiesa, né per il mondo.

A Suor Maria Barbagallo, MSC, abbiamo chiesto di raccontarci l’origine della raccolta sul Sacro Cuore e Madre Cabrini, e come questa spiritualità possa oggi ispirare la pastorale nelle missioni.

Come è nata l’idea di questa raccolta sul Sacro Cuore e Madre Cabrini?

Da due anni stavamo celebrando il Giubileo del Sacro Cuore di Gesù iniziato il 27 Dicembre 2023, che ricordava con varie celebrazioni a livello mondiale, i 350 anni della prima apparizione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque a Paray-Le-Monial, in Francia.

Come Missionarie del Sacro Cuore, nella nostra Provincia Mater Gratiae, abbiamo deciso di onorare in modo speciale il Sacro Cuore di Gesù dedicandogli vari eventi, specialmente a Codogno.

Vedendo che avevamo già alcuni buoni articoli sui strettissimi rapporti di Madre Cabrini con il Sacro Cuore, mi è parsa una buona occasione per rinnovare il nostro amore e il nostro culto al Sacro Cuore anche facendo stampare questo libretto e includendo articoli di varia provenienza.

Il Giubileo si è concluso il 27 Giugno del 2025, festa del Sacro Cuore, ma noi vi abbiamo dedicato anche la festa della Trasfigurazione del Signore con una solenne celebrazione, un concerto di archi e la presentazione del libro da parte di Sua Ecc.za, Mons. Maurizio Malvestiti, vescovo della Diocesi di Lodi.

Come si può incentrare oggi, in particolare nelle nostre missioni, una pastorale che abbia il suo centro nel Sacro Cuore di Gesù?
Abbiamo registrato circa una 15cina di interviste alle nostre Missionarie del Sacro Cuore e anche a qualche laico/a che operano direttamente nelle Missioni cabriniane, su come loro vivono e trasmettono la spiritualità del Sacro Cuore nella loro attività missionaria.
Dalle bellissime risposte è emerso che nella vita missionaria e nei rapporti continui con le persone il tema dell’Amore di Dio è sempre presente, specialmente nel contesto teologico dell’incarnazione del Figlio di Dio, che ha dato la vita per mostrarci il suo sconfinato amore per l’umanità e per salvarci.
Tra gli elementi principali che emergono dalle risposte sono presenti:

L’amore e la compassione del Cuore di Gesù per chi soffre nell’anima e nel corpo come si vede dai Vangeli, nella missione tra i poveri, i malati, i deboli, gli emarginati, una compassione che consola, dà forza e energia, speranza, per vivere e affrontare le difficoltà della vita.

Il senso della “Riparazione”, come solidarietà, condivisione, opera di bene per contrastare il male… ovvero il peccato.

La vicinanza, l’amicizia, la condivisione nella sofferenza soprattutto, ma anche nella lotta per i diritti umani e per la difesa degli emarginati… degli esclusi de chi non ha voce… degli scartati…

La forza evangelizzatrice del culto al Sacro Cuore di Gesù, vissuto nella vita delle MSC, nei sentimenti, nei gesti e negli atteggiamenti secondo i desideri e le preferenze di Gesù.

Successivamente, nello spirito dell’Enciclica di Papa Francesco: Dilexit nos, ci sono stati ulteriori contributi.

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