GRUMELLO Festa speciale per un anniversario speciale: i 140 anni di fondazione del convento delle missionarie del Sacro Cuore da parte di santa Francesca Saverio Cabrini, che a Grumello hanno lasciato un segno incancellabile. I grumellesi hanno onorato alla grande l’evento con una mostra allestita nella chiesa di San Defendente dal titolo ‘Santa Francesca Cabrini: una donna di ieri per il mondo di oggi’, che ha esposto alcuni cimeli e fotografie prestati dall’istituto, la messa solenne nella piazzetta antistante la pieve concelebrata dal parroco don Francesco Pigola, dal suo predecessore don Ettore Dominoni e dai sacerdoti originari del paese don Adelio Buccellè e don Angelo Storari. È seguito un concerto di musica sacra, molto apprezzato, dell’orchestra Stradivari’ di Cremona diretta dal maestro Giuseppe Caffi. La rassegna è stata inaugurata dal parroco, dalla Madre provinciale della congregazione suor Marta Maria Lopez e in rappresentanza dell’amministrazione comunale dal vice sindaco Luciano Galli. «Le suore cabriniane conferma don Pigola, hanno lasciato, attraverso la loro missione educativa e sociale, un segno indelebile nel cuore e nella memoria di tante persone che, visitando con piacere l’esposizione, hanno ricordato momenti felici del passato». Le cronache raccontano infatti che il convento fu voluto proprio da santa Francesca Saverio Cabrini che nel novembre del 1882, quando era giovane superiora alla Casa Madre di Codogno, a bordo di un carretto con pochi mobili, arrivò a Grumello con altre quattro suore: Salesia Donelli, Ancilla Narra, Gesuina Passerini e Francesca Cairo. Oltre all’assistenza religiosa, il convento di Grumello ha aperto un asilo infantile e una scuola elementare ai quali le famiglie del paese fino al 1992 hanno mandato i loro bambini senza spendere un centesimo e tanto di laboratorio con il quale si insegnavano lavori femminili alle giovani donne. La mostra rimane aperta fino a sabato dalle 10 alle 11 e dalle 17 alle 19. «Mi sono commosso confessa un residente quegli scatti ingialliti dal tempo hanno fatto riaffiorare nella mia mente ricordi della mia infanzia spensierata, ricordo ancora i nomi di tante suore che si sono susseguite in paese seminando tanto bene; oltre alle suore, dobbiamo tutti ringraziare la parrocchia, la Pro loco e il Comune per aver celebrato in grande stile questo anniversario».

Da La Provincia di Cremona

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